bonus facciate

Il Bonus Facciate si estende anche ai balconi

Il Bonus 110% è quello che ha richiesto, rispetto a tutti gli altri benefici concessi dal Governo, maggiori chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Quindi, a quanto pare, rientrano nella detrazione del 90% anche i lavori di rifacimento e impermeabilizzazione della pavimentazione dei balconi. È quanto chiarito dall’Agenzia in una risposta pubblicata sul suo sito. Quindi, in altri termini, il Bonus Facciate si estende anche ai balconi. In generale, la detrazione viene riconosciuta sui lavori che interessano tutto l’involucro esterno dell’edificio visibile dalla strada. Ne restano esclusi, invece, i muri dei cortili interni, che appunto non sono visibili dall’esterno. Più specificamente, nell’agevolazione in discorso, rientra la sistemazione delle parti opache della facciata, dei balconi e di ornamenti e i fregi visibili dal suolo pubblico.

Gli interventi di rifacimento dei balconi rientrano nel bonus facciate del 90%
Quindi, attraverso gli interventi chiarificatori dell’Agenzia delle Entrate, si delinea in maniera sempre più dettagliata, quali siano i lavori assoggettati al regime di vantaggio. E’ chiaro che il Bonus Facciate si estende anche ai balconi. Nello specifico, su balconi e ornamenti sono ammessi: interventi di consolidamento, ripristino, pulitura e tinteggiatura della superficie, rinnovo degli elementi costitutivi. Inoltre, abbiamo: la rimozione, l’impermeabilizzazione e il rifacimento della pavimentazione del balcone. A queste si aggiungono: la rimozione, riparazione e successiva tinteggiatura delle parti deteriorate dei sotto-balconi e dei frontalini. Questo significa che, nell’ambito dei condomini, il bonus facciate comprende anche la rimozione della pavimentazione dei balconi e la sua impermeabilizzazione.

Quali i vantaggi
Come per tutte le altre misure rientranti nel Superbonus 110%, anche i beneficiari del bonus facciate possono fruire di una detrazione fiscale del 90%.  Questa viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo, fino a concorrenza dell’imposta lorda. Oltre alla detrazione fiscale, si può anche optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito d’imposta di pari importo. A sua volta, l’impresa che riceve il credito, potrà recuperare la somma sotto forma di credito d’imposta, con la possibilità di cederlo a terzi. Inoltre, destinatario del credito può essere anche soggetto diverso rispetto all’impresa esecutrice dei lavori di ristrutturazione. Infatti, il contribuente può anche decidere di cedere il credito ad altri soggetti, per un importo equivalente alla detrazione.

(Fonte proiezionidiborsa.it)